L’ala analizza gli obiettivi della seconda fase: “Troveremo squadre di talento che possono metterci in difficoltà. Ma noi siamo attrezzati”
Il futuro si chiama Monopoli. I Play-In Gold della Virtus cominciano domenica pomeriggio, in Puglia, dove la squadra di coach Gianni Recupido affronta la White Wise nella prima sfida della seconda fase del campionato di Serie B Interregionale. Ragusa parte dai 6 punti ottenuti nella prima fase (contro le contender del girone H). Monopoli invece è a quota 4. La Virtus ha ripreso gli allenamenti a metà della scorsa settimana, mentre sabato mattina è in programma la partenza per una trasferta che si preannuncia lunga e non facile da un punto di vista logistico.
Ugo Simon, però, ha la giusta concentrazione: “In questa seconda fase – dice l’ala ragusana – il livello della sfida e il valore degli avversari aumenteranno. Ci saranno squadre con giocatori di talento, che potranno metterci in difficoltà. Ma noi ci prepariamo ogni giorno, e lo stiamo facendo dall’inizio della stagione, per affrontare questo genere di partite. Ci faremo trovare pronti”. Il calendario, dopo la trasferta di domenica, riserva alla Virtus due partite casalinghe, al PalaPadua, contro Salerno e Molfetta, mentre il girone d’andata della Conference Sud si chiuderà ad Angri.
Simon, nella prima parte di stagione, ha influenzato positivamente la squadra. In termini di rendimento, come ovvio, ma anche di presenza all’interno delle partite. Il carisma, l’energia, la capacità di tenere botta nei momenti complicati, gli hanno permesso di evidenziare le sue doti di condottiero: “Cerco sempre di dare un apporto alla squadra, aiutandola a restare unita e compatta sia nel bene che nel male – spiega il giocatore di origini nigeriane -. All’interno di una singola partita si commettono degli errori, ci sono alti e bassi, ma ciò che non deve mai mancare è l’energia. Noi siamo molto giovani e ce ne mettiamo tanta, a volte anche sbagliando. Ma è un elemento fondamentale per trasmettere fiducia ai compagni e aiutarci l’un l’altro a produrre il massimo sforzo”.